Sopravvivere alla morte di un figlio o una figlia è la prova più devastante.
Si sopravvive ma non ci si rassegna mai.
Oggi credo che un figlio sia solamente in prestito e non si debba dare per
scontato di averlo per sempre.
Una testimonianza di chi, dopo la prova più devastante da affrontare, ha imparato a non chiudersi, ma ad allargare il proprio cuore :  benché ferito e sanguinante il cuore di una madre può sempre trovare la forza di amare ancora ed è la sua salvezza.
 
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Hannelore Marion Keller